Ritenzione idrica: facciamo chiarezza
Che cosa nasconde la sensazione di essere gonfi, associata spesso a gambe e caviglie come palloncini?
La ritenzione idrica, un fastidio che si manifesta in varie sfumature di “volumi” non dolorosi, concentrati principalmente negli arti inferiori, gambe, cosce e caviglie, e sull’addome.
Ma che cos’è la ritenzione idrica?
Si tratta della manifestazione di alterazioni del complesso meccanismo che regola e controlla l’equilibrio idrico organico che portano il nostro corpo a trattenere liquidi, favorendo la formazione di edemi localizzati nelle zone gonfie.
Le cause di ritenzione idrica sono molteplici. Eccone 8, tra le più frequenti
- Dieta ricca di sale - dato che il sodio a livello organico richiama e trattiene l’acqua
- Alimentazione scorretta
- Problemi di microcircolazione, di circolazione venosa e linfatica
- Sovrappeso
- Vita sedentaria
- Bere poco
- Fumo e alcol
- Ormoni in subbuglio - l’esempio più comune è la menopausa
Spesso, più di uno di questi fattori favoriscono lo stagnare di liquidi nello spazio interstiziale tra cellula e cellula, con la conseguente formazione di edemi.
Alcune zone colpite come le cosce e l’addome sono anche quelle dove si accumula maggiormente l’adipe, in particolar modo nelle donne.
Il tessuto adiposo sottocutaneo, infatti, tende a trattenere liquidi, formando edemi: la classica buccia d’arancia non dolorosa.
#METTERSINFORMA Poco sale e molta acqua: 2 consigli per vincere la ritenzione idrica5 consigli per prevenire la ritenzione idrica
I principali consigli per prevenire la ritenzione idrica prevedono proprio il controllo sui fattori causali.
#1 Seguire una dieta povera di sodio
È ormai noto che salare poco i cibi ed evitare gli alimenti naturalmente ricchi di sale, come gli insaccati, aiuta a prevenire la ritenzione di liquidi ma anche altre problematiche come quelle cardiovascolari.
#2 Seguire una dieta sana, varia ed equilibrata
Contro la ritenzione idrica, però, bisogna anche mangiare sano, favorendo una dieta varia, equilibrata e ricca di frutta e verdura.
La frutta, infatti, è una fonte di flavonoidi che possono favorire una migliore circolazione.
Seguire un’alimentazione corretta, anche dal punto di vista calorico, è poi essenziale per la prevenzione del sovrappeso.
#3 Evitare la vita sedentaria
Il movimento, anche leggero, è necessario per evitare la stasi venosa, favorire la circolazione e contrastare la ritenzione idrica.
Ricorda che stare troppo seduti o troppo in piedi senza muoversi sono entrambe situazioni che favoriscono ritenzione e che si possono evitare facendo respirare il tessuto sottocutaneo con un po’ di movimento.
#4 Bere acqua vince la ritenzione di liquidi
È fondamentale bere acqua per evitare che il corpo la trattenga. Molte persone con problemi di ritenzione idrica tendono a bere poco per paura che di accumulare acqua.
Il fatto è che, così facendo, si gonfiano ancora di più, perché il nostro organismo registra il mancato introito di acqua come un segnale d’allarme che lo porta a trattenere ogni minima goccia presente nel nostro corpo per mantenere l’equilibrio idrico essenziale alla vita.
Quindi, per eliminare i liquidi è fondamentale bere, perché la diuresi è un processo indotto proprio dall’introito di liquidi.
#5 Aiutarsi con qualche pianta che favorisce la diuresi
Betulla, ortosifon, gramigna, pilosella, verga d’oro e tanti altri estratti erbali favoriscono il drenaggio dei liquidi corporei. Tra i vari estratti erbali è indicato il tè verde.
A questo punto vediamo insieme come, tra i vari rimedi naturali per la ritenzione idrica, il tè verde riesca a distinguersi nel favorire l’equilibrio del peso corporeo.
Tè verde per la ritenzione idrica
È stato dimostrato che l’estratto di foglie di tè verde, anche in polvere come matcha, ha un blando effetto diuretico dovuto alla presenza di xantine e metilxantine, in particolare la caffeina.
Gli studi hanno infatti evidenziato che, in generale, le xantine determinano a livello di tubuli renali una riduzione dell’assorbimento di sodio e quindi di acqua, promuovendo così la diuresi.
Gli effetti osservati sono la produzione e l’eliminazione di urina molto diluita. Alcuni studi avrebbero inoltre evidenziato come anche la caffeina inibisca l’ormone antidiuretico.
Il tè verde è dunque indicato per favorire il drenaggio dei liquidi corporei e se ne consiglia l’assunzione di almeno 3 tazze al giorno per vederne gli effetti.
In linea generale, possiamo affermare che tè verde e acqua sono un’accoppiata vincente.
Acqua e tè verde in un unico infuso sono un connubio sinergico nel favorire la diuresi e il drenaggio dei liquidi corporei.
Bere preparazioni di tè verde durante la giornata rappresenta una sana abitudine che diventa anche un sostegno per favorire il drenaggio dei liquidi, perché si combinano le blande proprietà diuretiche del tè verde con l’acqua.
L’acqua, infatti, è considerata il diuretico “naturale” per eccellenza: efficace, sicura e semplice da utilizzare, data la sua fisiologica influenza proprio sulla normale diuresi.
Nello specifico, si è visto che l’assunzione di elevate quantità di acqua (500 ml) ne favorisce la distribuzione in tutti i compartimenti idrici del corpo a cui segue la diminuzione della pressione osmotica che attiva, a sua volta, il sistema di controllo dell’equilibrio idrico, inibendo a livello renale il suo riassorbimento.
L’aumento del volume delle urine si evidenzia dopo 30 minuti e dura fino a 120 minuti. Per favorire un maggiore effetto diuretico, viene consigliata la combinazione di acqua ed estratti erbali in forma di infusi o decotti.
In tal modo, un infuso di tè verde (anche matcha) e acqua rappresenta un utile supporto per favorire la diuresi e il drenaggio dei liquidi corporei.
Abbiamo conosciuto meglio il tè verde come utile drenante per prevenire la ritenzione idrica. Adesso sappiamo che bere tè verde è sempre gradito al palato e anche all’equilibrio idrico!