Avrai già intuito che stiamo parlando del Fico d’India, una pianta naturalizzata anche in Italia ma originaria del Messico, che impareremo ad apprezzare anche come utile alleato per favorire la bellezza, la linea e, in generale, la nostra salute.
La carta d’identità dell’Opuntia ficus indica
Con il nome scientifico di Opuntia ficus indica (L.) o Opuntia streptacantha (Lem.) si identifica una pianta grassa originaria del Messico ma ormai ampiamente diffusa anche negli Stati Uniti, nell’America meridionale e nel bacino del Mediterraneo dove ha trovato un terreno adatto alla sua naturalizzazione.
Si tratta di una specie di cactus popolarmente noto come Nopal in Messico e come Fico d’India in Italia. Lo si distingue per la forma a pale dei suoi rami-foglie, i cladodi, ricoperti di corte spine che servono alla pianta per assorbire anche la più minuscola goccia di acqua.
L’Opuntia ficus indica si riconosce anche per i tipici fiori gialli e si apprezza per il suo rosso frutto carnoso dal gusto piacevole, ricco di nutrienti ma ipocalorico. Viene infatti utilizzato come alimento tal quale ma anche nella produzione di succhi, gelatine e altri prodotti edibili come fonte di vitamine, in particolare la C, di calcio e di fosforo e in minor quantità di altri minerali e di diversi nutrienti essenziali, anche antiossidanti.
I cladodi sono utilizzati nella cucina messicana come antipasto da servire fresco e nella medicina tradizionale come materia prima per ottenere una bevanda ad azione diuretica, lassativa, antinfiammatoria e analgesica, un rimedio naturale che ricorda il succo di Aloe.
I cladodi infatti sono la parte della pianta da cui si ottiene l’estratto di Opuntia ficus indica (L.), utilizzato sia per favorire il controllo del peso che come ingrediente cosmetico ad azione emolliente e lenitiva. Nei tessuti spugnosi dei cladodi infatti si concentrano elevate quantità di polisaccaridi ad alto peso molecolare, a cui si devono le specifiche proprietà attribuite a questa comune pianta grassa.
I polisaccaridi dell’Opuntia ficus indica, alleati della linea
Come dicevamo i cladodi di Opuntia ficus indica (L.) presentano una frazione polisaccaridica molto concentrata (40%) denominata opuntiamannano e composta principalmente di una catena di zuccheri, ovvero arabinosio, ramnosio, xilosio, galattosio, acido galatturonico, e pectine.
L’opuntiomannano assorbe i nutrienti a livello intestinale, inibendo l’assorbimento principalmente degli zuccheri e meno di colesterolo e lipidi. In particolare, gli studi hanno evidenziato che l’estratto di cladodi di Opuntia ficus indica (L.) riduce la glicemia ma anche l’insulinemia a digiuno, con effetti positivi sulla sensibilità all’insulina.
#mettersinforma: l'estratto di fico d'india è usato nella medicina tradizionale messicana come rimedio per il #diabete mellitoL’estratto di Opuntia ficus indica (L.) è infatti utilizzato nella medicina tradizionale messicana come rimedio per il diabete mellito. Anche le evidenze cliniche sembrano incoraggianti, tanto che l’estratto di cladodi della pianta è indicato per favorire l’equilibrio del peso corporeo e come coadiuvante nella modulazione o limitazione dell’assorbimento dei nutrienti.
L’alta concentrazione di polisaccaridi come fibre idrosolubili, inoltre, rende conto dell’indicazione dell’estratto per sostenere la regolarità intestinale e come sostegno ad azione emolliente e lenitiva a livello di sistema digerente.
L’unica controindicazione è l’utilizzo nei soggetti con problema di diabete che deve essere sotto stretto controllo medico per potenziali rischi di ipoglicemia.
Opuntia ficus indica in cosmesi: cladodi, frutti e semi, come alleati della tua bellezza
L’estratto di cladodi, ricco di mucillagini e pectine, trova ampio utilizzo anche come rimedio e ingrediente cosmetico per uso esterno. È noto che le mucillagini sostengono la normale funzionalità e struttura della pelle, favorendo la cicatrizzazione di ferite e ustioni, ricordando ancora una volta le proprietà del più noto gel di Aloe per uso esterno.
In campo cosmetico, l’estratto di cladodi viene apprezzato come ingrediente ad azione emolliente e lenitiva. I frutti, invece, come fonti di vitamine, minerali, aminoacidi e componenti ad azione antiossidante. Così come i semi che contengono un olio ricco di vitamina E e acidi grassi polinsaturi, che vengono utilizzati nella formulazione di creme e altri cosmetici (shampoo, balsami, saponi, ecc.) protettivi ad azione anti-age, idratante e lenitiva.
L’olio di Opuntia ficus indica (L.) è apprezzato nell'industria cosmetica come fonte preziosa di nutrienti per la pelle e i capelli: oltre che nella prevenzione della formazione di rughe e smagliature, è un utile alleato per mantenere i capelli forti, voluminosi e luminosi.
L’estratto di cladodi di Opuntia ficus indica (L.) è quindi un utile alleato per la tua bellezza: aiuta a controllare l’ago della bilancia ma anche a mantenere pelle e capelli luminosi e ben nutriti.
Attenta, però, che ci sono le spine e quando si tratta di dimagrimento è sempre necessario chiedere consiglio al proprio medico o farmacista di fiducia per un utilizzo dell’estratto di Fico d’India consapevole, sicuro e in salute.