Equilibrio della microflora intestinale e salute
L’uomo convive per tutta la vita con una ricca popolazione di microrganismi ospiti. Circa 500 specie di microbioti, batteri e miceti colonizzano infatti, fin dalla nostra nascita, il tubo digerente, dalla bocca al tratto finale dell’intestino.
Nell’intestino vanno a costituire la microflora intestinale, un insieme di microrganismi che convivono in un sottile equilibrio, grazie al controllo che ciascuna specie esercita sullo sviluppo dell’altra, garantendo funzioni essenziali per l’uomo che le ospita.
In particolare, la popolazione batterica è costituita da batteri amici, come lattobacilli e bifidobatteri, e altri potenzialmente nocivi, ma silenti, come clostridi, escherichia coli, enterococchi e klebsiellae.
Nello specifico, quando si parla di una microflora in equilibrio ci si riferisce a un ambiente intestinale in cui lattobacilli, bifidobatteri e altri batteri amici sono vitali e numerosi, condizione per cui sono in grado di controllare i potenziali patogeni con cui convivono nel nostro intestino, proteggendoci.
In pratica, tra uomo e batteri amici si crea una relazione di reciproco aiuto: noi li nutriamo, mantenendoli energici e vitali, loro per ricambiare il favore, oltre a proteggerci dai microbioti potenzialmente nocivi, svolgono 4 importantissime funzioni.
- Utilizzano i carboidrati come fonte di energia e nutrimento
- Favoriscono la sintesi di vitamine del gruppo B e di vitamina K
- Abbassano il pH intestinale, rendendo l’ambiente intestinale poco favorevole alla colonizzazione di microrganismi patogeni
- Mantengono normali la digestione e le funzioni intestinali
Uomo e microflora intestinale convivono per tutta la vita in una relazione di reciproco aiuto.
La composizione della microflora batterica varia in base a diversi fattori, tra cui:
- Età – crescendo, aumentano i bifidobatteri rispetto ai lattobacilli
- Infezioni
- Antibiotici – essendo batteri, vengono uccisi dalla terapia antimicrobica, con il rischio di la colonizzazione intestinale di microrganismi resistentii
- Dieta – in particolare, le fibre sono un importante fonte di energia per i batteri amici
- Acidità gastrica
- Motilità intestinale
- Funzionamento del sistema immunitario dell’ospite
In caso di una diminuzione del numero e della vitalità di lattobacilli, bifidobatteri e altri batteri amici, l’integrazione di fermenti lattici o probiotici è indicata per favorire il riequilibrio della flora batterica intestinale.
Inoltre, recenti studi hanno evidenziato che la composizione della microflora batterica intestinale varierebbe tra persone normopeso e obese, identificando un potenziale utilizzo dei fermenti lattici nel controllo del peso corporeo. Vediamo insieme i dettagli.
#METTERSINFORMA I fermenti lattici aiutare il controllo del peso corporeo?Microflora intestinale, fermenti lattici e peso corporeo: le evidenze
Alcune evidenze avrebbero messo in luce una correlazione tra la composizione della microflora batterica e l’obesità, aprendo una nuova linea di ricerca sul potenziale utilizzo dei fermenti lattici nel prevenire o sostenere il controllo del peso corporeo.
Nello specifico, alcuni studi avrebbero scoperto che l’obesità è associata ad alterazioni della vitalità e del numero di lattobacilli e bifidobatteri.
Tali condizioni, a loro volta, erano associate all’attivazione di processi che favorivano il rallentamento del metabolismo e l’aumento dell’appetito.
Al contrario, i soggetti normopeso o magri presentavano una microflora intestinale sana e vitale, con una popolazione di lattobacilli e bifidobatteri numerosa, vitale e adeguata all’età.
Sulla base di tali osservazioni, sono stati avviati studi in vivo e sull’uomo per capire se l’integrazione di fermenti lattici potesse influenzare il metabolismo o sostenere la modulazione del peso in regimi dietetici controllati.
Alcuni di questi studi avrebbero evidenziato che l’integrazione di probiotici potrebbe migliorare le alterazioni metaboliche che favoriscono l’aumento del peso, in particolare l’omeostasi del bilancio energetico e la regolazione del metabolismo a livello dell’asse intestino-cervello.
Purtroppo, però, se gli studi in vivo sono risultati di valore, quelli condotti sull’uomo presentavano dei limiti e delle discontinuità tra i dati, tali da rendere necessari ulteriori approfondimenti.
I numerosi studi condotti sull’uomo hanno comunque evidenziato un dato molto importante: la terapia probiotica rappresenta un’eccitante nuova frontiera nel trattamento dell’obesità e delle disfunzioni metaboliche associate, aprendo una nuova linea di ricerca per il controllo del peso corporeo.
In ogni caso è sicuro che, prima di arrivare ad affermare che i fermenti lattici possano aiutare a dimagrire, bisogna avere tra le mani dati di valore e, ad oggi, ci sono solo numerose ipotesi da verificare.
A questo punto, però, è molto utile chiarire bene cosa sono i fermenti lattici.
I fermenti lattici sono denominati anche probiotici, termine che significa “a favore della vita”.
Cosa sono i fermenti lattici?
I fermenti lattici (o probiotici) sono per definizione “quei microrganismi che si dimostrano in grado, quando vengono ingeriti, di esercitare funzioni benefiche per l’uomo”.
In generale, si tratta infatti di lattobacilli, bifidobatteri e altri microbiotici di origine umana, utilizzati negli integratori alimentari.
I fermenti lattici, inoltre, devono rispondere a determinati parametri per essere adatti all’utilizzo nell’uomo. Tra cui:
- Essere di provenienza intestinale
- Essere normali componenti della microflora dell’intestino umano in condizioni di salute
- Essere assolutamente sicuri per l’impiego nell’uomo, senza causare effetti collaterali specialmente in pazienti debilitati o immunocompromessi
- Essere attivi e vitali alle condizioni ambientali presenti a livello intestinale
- Essere resistenti ad un basso pH, al succo gastrico, alla bile e al succo pancreatico
- Essere in grado di persistere, almeno temporaneamente, nell’intestino umano
L’integrazione di fermenti lattici, inoltre, è indicata per mantenere il fisiologico equilibrio della microflora intestinale, vitale e in salute.
Si utilizzano proprio per integrare carenze di lattobacilli, bifidobatteri e altri batteri amici, dovute a una dieta sbilanciata, all’utilizzo di antibiotici e ad altre situazioni che possono favorire disbiosi o alterazioni delle regolari funzioni intestinali.
In particolare, con disbiosi si intende la più comune pancia gonfia, associata a brontolii intestinali; una fastidiosa compagnia che dopo i pasti, a volte, trasforma l’addome in una specie di pallone da basket.
La disbiosi, spesso, è associata proprio a carenza di bifidobatteri che colonizzano il colon favorendo la normale digestione degli alimenti ed evitando fenomeni di stasi e fermentazione, che portano alla formazione di gas e rallentano le funzioni intestinali.
Quindi, per coloro che, oltre che con il peso, devono combattere con la pancia gonfia e che brontola, i fermenti lattici possono essere un importante aiuto.
Una flora batterica sana favorisce, sempre, una digestione e un intestino regolari, elementi che alla fine sostengono anche un metabolismo in salute.
I fermenti lattici, ad oggi, sono indicati per mantenere sana, vitale e in equilibrio la microflora batterica intestinale.
Se parliamo di dimagrimento, però, ci sono solo potenziali “sospetti” che possano favorire il controllo del peso, dell’obesità e delle problematiche ad essa correlate.
Quindi, utilizzare i probiotici per non litigare con la bilancia non è confermato da risposte validate da studi scientifici di valore.
I fermenti lattici, però, possono essere un utile supporto per sgonfiare la pancia che brontola in caso di disbiosi, così come per la reintegrazione della nostra flora intestinale.