Alla scoperta di una pianta nota: le origini dell’Arancio Amaro
Il Citrus aurantium L. var. amara (famiglia Rutaceae) è l’albero dell’arancia amara siciliana, la cui polpa viene tradizionalmente utilizzata per la preparazione dei canditi, mentre la scorza per quella dei liquori tra cui alcuni amari e il curaçao. Dai fiori, invece, si ottiene l’essenza di Neroli usata in profumeria.
Ampiamente diffuso in Sicilia, Spagna e Francia meridionale, dove venne importato dagli Arabi agli albori dell’anno 1000, questo albero, che può raggiungere i 5 metri, è però originario dell’India.
Il Citrus aurantium L. var. amara, inoltre, vanta una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale che da sempre riconosce diverse proprietà agli estratti che si ottengono dalle varie parti della pianta.
I volti dell’arancio amaro: una pianta dalle diverse proprietà
L’estratto secco dei fiori e quello dell’olio essenziale delle foglie sono noti coadiuvanti per favorire il rilassamento e benessere mentale.
Con gli estratti di fiori e foglie in particolare si ottiene un infuso con blanda azione sedativa tradizionalmente indicato per problemi di insonnia e di cefalea nell’adulto.
#METTERSINFORMA Gli estratti di fiori e foglie dell'arancio amaro sono utili per alleviare problemi di insonnia e di cefalea nell’adulto.Con la varietà dulcis di Citrus aurantium L. si ottiene un analogo infuso per i bambini. Gli estratti di fiori e foglie inoltre hanno in comune con quelli del frutto maturo e del pericarpo l’azione di sostegno sulla funzione digestiva e l’eliminazione dei gas intestinali.
In particolare, le scorze vengono tradizionalmente indicate come carminativi e stomachici, utili nelle problematiche digestive o dispepsie, e per l’azione calmante intestinale, di sostegno ad esempio in caso di colite.
Tali proprietà sono attribuite ai principali costituenti attivi delle varie parti della pianta, in particolare sono stati isolati flavonoidi, principi amari, vitamine A, B, C e carotenoidi e oli essenziali ricchi in limonene e altri terpeni.
Negli ultimi decenni, però, sono le scorze del frutto acerbo ad aver riscosso un particolare successo come coadiuvanti nelle diete dimagranti. Conosciamo quindi il “protagonista” di questo successo.
Cosa nasconde la scorza del frutto di arancio amaro? Un potenziale alleato per il controllo del peso corporeo
L’estratto di scorze del frutto acerbo è ampiamente noto come un potenziale alleato per il controllo del peso corporeo.
L’estratto secco, oltre che come supporto per la funzione digestiva e per la regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas, è infatti indicato come coadiuvante per favorire l’equilibrio del peso corporeo e lo stimolo metabolico e metabolismo dei lipidi.
Tali attività sono attribuite principalmente agli alcaloidi della sinefrina che aumentano il consumo di energia e riducono l’appetito.
In questo estratto sono state rilevate altre ammine simpaticomimetiche simili alla sinefrina, tra cui, ad esempio, l’octopamina e la tiramina, sinergiche con il principale attivo nel favorire il controllo del peso corporeo.
Si ipotizza che la sinefrina stimoli la lipolisi, ovvero il consumo dei lipidi, favorendo così la perdita di massa grassa. Allo stesso tempo, però, si preserverebbe la massa magra, un plus importante per i prodotti consigliati in regimi dietetici controllati.
Si è inoltre evidenziato che associando la sinefrina con la caffeina tale effetto si amplificherebbe con concentrazioni minori dei due alcaloidi grazie alla loro sinergia d’azione come “brucia grassi”.
Alcune cose da sapere sulla Sinefrina per uno stimolo metabolico sicuro
La sinefrina appartiene alla stessa famiglia degli alcaloidi dell’efedra e dell’efedrina, il suo alcaloide, tanto che il suo successo deriva dalla messa al bando di tali sostanze “liberamente” utilizzate per aumentare le performance fisiche e mentali così come dimagranti.
All’efedra e derivati, infatti, sono associati importanti effetti avversi a carico del sistema cardiovascolare, in particolare un aumento della pressione sanguigna che può causare ictus cerebrale o infarto miocardico.
Per la sinefrina sono stati evidenziati raramente simili effetti collaterali, tachicardia, aumento della pressione arteriosa, riduzione della salivazione, agitazione, ansia e insonnia, ma decisamente di intensità inferiore.
Si pensi che per quanto riguarda la pressione arteriosa, la sinefrina è risultata dalle 15 alle 20 volte meno potente dell’efedrina.
Tali effetti collaterali evidenziano che l’estratto di arancio amaro non è adatto a tutti e che il parere del Medico è fondamentale per evitare potenziali rischi per la salute.
Inoltre, si evidenzia che la sinefrina potrebbe alterare il ritmo cicardiano del sonno di alcune persone, ragion per cui sarebbe meglio assumere la dose giornaliera consigliata entro le prime ore del pomeriggio (entro le 15:00), dopo la colazione e il pranzo, per evitare notti insonni.
Ma non è tutto: i prodotti a base di estratto di Arancio Amaro devono anche seguire alcune regole imposte per garantire la salute di chi li assume. Scopriamoli insieme, nel prossimo paragrafo.
Sinefrina tra criteri, dose massima e controindicazioni
Quando si tratta di salute la sicurezza è essenziale. Questo è il motivo per cui la correlazione tra sinefrina ed efedrina ha indotto il Ministero della Salute a imporre l’adozione di alcuni criteri per l’impiego dell’Arancio Amaro negli integratori alimentari indicati per il controllo del peso.
Nello specifico, è obbligatorio indicare in etichetta la titolazione in sinefrina e, in particolare, viene indicato ai produttori che l’apporto massimo di sinefrina non deve superare i 30 mg/die – corrispondenti a circa 800 mg di Citrus aurantium L. var. amara, titolato al 4% in sinefrina.
In aggiunta, viene anche posto un limite all’apporto massimo di octopamina che non deve superare 1/8 di quello della sinefrina, specificando che tale sostanza rappresenta un indice della presenza naturale di altre amine simili.
Infine, in etichetta è obbligatorio riportare un’avvertenza supplementare relativa al “fructus, fructus immaturus, pericarpium, aetheroleum”, ovvero:
Si sconsiglia l'uso del prodotto in gravidanza, durante l'allattamento e al di sotto dei 12 anni. Consultare il medico prima dell’uso se le condizioni cardiovascolari non sono nella norma.
Abbiamo visto che l’estratto di scorze immature di arancio amaro favorisce il controllo del peso corporeo ma per il suo utilizzo è fondamentale coinvolgere il medico per garantire la propria salute in sicurezza. Ricordati che si tratta di un “brucia grassi” da scegliere con attenzione!